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Guida al diritto (13/2023)

Carmine Spadavecchia • apr 13, 2023

sulla riforma Cartabia (famiglia):

- Maria Giovanna Ruo*, Riforma Cartabia: sul fronte famiglia si registra un notevole passo in avanti (Guida al diritto 13/2023, 8-10, editoriale). Punti fondamentali del nuovo impianto normativo: rito unico con garanzie strutturali del giusto processo, piena attuazione del contraddittorio e dei diritti di difesa [*avvocato del Foro di Roma ed ex componente della Commissione Cartabia per l’attuazione della delega sul processo civile]


sul c.d. decreto trasformazioni (società):

DLg 2.3.2023 n. 19 [GU 7.3.23 n. 56, in vigore dal 22 marzo 2023], Attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere

- testo del decreto (Guida al diritto 13/2023, 12-31) sotto il titolo: “Operazioni cross border, più concorrenza con l’attuazione della direttiva Ue n. 2019” 

- appendice con le modifiche al codice civile (vecchio e nuovo testo a fronte) (Guida al diritto 13/2023, 32-35) 

- commenti:

--- Francesco Mazzini, Con il certificato preliminare aumenta il fattore trasparenza (Guida al diritto 13/2023, 36-39) [le novità]

--- Francesco Mazzini, Approvazione dei soci del “progetto”, la trasformazione trova la «bussola» (Guida al diritto 13/2023, 40-46) [norme comuni e trasformazioni: l’istituto della trasformazione transfrontaliera può essere considerato, alla luce del diritto internazionale privato italiano, come una forma di trasferimento all’estero della sede statutaria]

- Francesco Mazzini, Le norme sulle informazioni come scudo per i lavoratori (Guida al diritto 13/2023, 47-53) [fusioni transfrontaliere]

- Francesco Mazzini, Scissioni: scorporo di quote anche se riguarda la società (Guida al diritto 13/2023, 54-57) [scissioni transfrontaliere]

- Francesco Mazzini, Fino a quattro anni di carcere per le falsità sul certificato (Guida al diritto 13/2023, 58-61) [modifiche e abrogazioni]


in materia di concessioni (proroga):

- Cons. Stato VI 14.3.23 n. 2644, pres. Volpe, rel. Lamberti (Guida al diritto 13/2023, 90 T): L’associazione che scelga consapevolmente di partecipare alla gara disposta dalla PA per il rinnovo di una concessione, prestando acquiescenza agli atti di gara, non può poi chiedere l’accertamento della proroga legale della concessione stessa, inforza dell’art. 10-ter DL 73/2021

- (commento di Giulia Pernice, Una materia che ha profili diversi a seconda degli ambiti in cui opera (Guida al diritto 13/2023, -97) 


in tema di trasmissioni televisive (sanzioni):

- Cons. Stato VI 17.1.23 n. 554 (Guida al diritto 13/2023, 67-68): È legittima la sanzione irrogata dall’Agcom, a carico di un’emittente televisiva, per la messa in onda di un servizio avente come protagonista un minore, prelevato dalle forze dell’ordine e allontanato dalla famiglia, nel corso di un programma televisivo trasmesso in fascia oraria protetta, poi divulgato anche dal telegiornale, sempre in prima serata. Ciò in quanto l’esigenza di tutela non è limitata al solo minore protagonista del video, ma si estende a tutti i minori, spettatori anche potenziali di una vicenda altamente drammatica; per cui è corretto sanzionare la trasmissione di contenuti inadatti a un pubblico minorenne durante la fascia cosiddetta “televisione per tutti” senza l’adozione degli accorgimenti tecnici volti a inibirne la visione. (Il CdS ha ribaltato la sentenza del TAR Lazio, che, concentrando l’attenzione sulla sola tutela del bambino coinvolto, del quale era stato mantenuto e garantito l’anonimato, aveva annullato l’ingiunzione del Garante, ritenendo insussistenti le violazioni del Codice di autoregolamentazione Tv e minori e del DLg 31.7.2005 n. 177, TU della radiotelevisione) 


in tema di circolazione stradale (autoveicoli):

- Corte giust. Ue, Grande sezione, 21.3.23, causa C-100/21 (Guida al diritto 13/2023, 68): I veicoli sono oggetto di una omologazione Cee che può essere concessa solo se si rispettano le disposizioni del regolamento n. 715/2007, in particolare quelle relative alle emissioni. In base alla direttiva quadro, i costruttori di veicoli sono tenuti a rilasciare all’acquirente un certificato di conformità che attesta il rispetto delle regole di produzione e dunque tutela il singolo acquirente contro le inosservanze del costruttore. Pertanto, la direttiva quadro stabilisce un collegamento diretto tra costruttore e singolo acquirente di un veicolo a motore volto a garantire al secondo la conformità del veicolo alla pertinente normativa dell’Unione. Di conseguenza, le disposizioni della direttiva quadro, in combinato disposto con quelle del regolamento n. 715/2007, tutelano, oltre agli interessi generali, gli interessi particolari del singolo acquirente di un veicolo a motore nei confronti del costruttore qualora tale veicolo sia munito di un impianto di manipolazione vietato. Gli Stati membri sono tenuti a prevedere che l’acquirente di un veicolo siffatto benefici di un diritto al risarcimento da parte del costruttore. In mancanza di disposizioni specifiche dell’Ue, spetta a ciascun Stato membro determinare le modalità del risarcimento. La normativa nazionale non può renderne impossibile o eccessivamente difficile il conseguimento, ma dovrà anche evitare l’indebito arricchimento degli aventi diritto. (La sentenza statuisce che la casa produttrice Mercedes deve risarcire l’acquirente per la manipolazione del sistema antinquinamento della vettura)


in tema di professioni (esercizio abusivo):

- Cass. pen. 5^, 22.3.23 n. 12100 (Guida al diritto 13/2023, 67): L’annullamento del provvedimento di radiazione dall’Albo dei commercialisti non “sana” il reato di esercizio abusivo della professione che scatta per chi ha svolto l’attività malgrado la sospensione cautelare. Né la rilevanza penale della condotta può essere esclusa dal fatto che l’imputato abbia svolto attività di patrocinio davanti agli organi di giustizia tributaria spendendo il suo titolo di revisore dei conti: qualifica che non legittima di per sé il patrocinio dinanzi al giudice tributario.


in tema di mercati (manipolazione):

- Cass. pen. 1^, 23.3.23 n. 12340 (Guida al diritto 13/2023, 67): Per la configurazione del reato di manipolazione del mercato, previsto dall’art. 185 TUF (Dlg 24.2.1998 n. 158, Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria), è necessario che si creino le condizioni per cagionare una sensibile alterazione del prezzo degli strumenti finanziari quotati in bora, senza che sia necessario il verificarsi dell’evento. Ne deriva che l’alterazione dell’andamento del titolo certamente assume una valenza altamente sintomatica dell’idoneità della condotta illecita. [La SC conferma le condanne per manipolazione del mercato emesse nel 2021 a carico di un ex presidente della Corte costituzionale (Baldassarre) e di altri due soggetti i quali, diffondendo notizie false al mercato, avrebbero scientemente promosso azioni di disturbo nei confronti di soggetti internazionali (Air France ed Air One), per l’acquisto del 49,99% di Alitalia, nel periodo da ottobre al 6 dicembre 2007, determinando in tal modo fortissime oscillazioni azionarie: azioni di disturbo tanto più gravi alla luce delle tensioni sociali conseguenti alla prossima crisi occupazionale. Gli esponenti della “cordata” inviavano continue sollecitazioni agli organi di stampa e all’advisor finanziario di Alitalia allo scopo di tenere costantemente vivo l’interesse della collettività sulla partecipazione alla procedura di acquisto, nonostante la proposta fosse priva dei requisiti minimi per essere presa in considerazione, tenuto conto dell’assoluta inidoneità dei partecipanti, sia individualmente, sia complessivamente, a rispondere alle esigenze di risanamento, rilancio e sviluppo della compagnia aerea). 


in materia di famiglia (assegno di divorzio):

- Cass. 1^, 22.3.23 n. 8162 (Guida al diritto 13/2023, 65-66): Il riconoscimento dell’assegno di divorzio richiede l’accertamento dell’inadeguatezza dei mezzi dell’ex coniuge istante e dell’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, applicandosi i criteri equiordinati di cui alla prima parte dell’art. 5, comma 6, L 898/1970, i quali costituiscono il parametro cui occorre attenersi per decidere sia sull’attribuzione, sia sulla quantificazione dell’assegno. Il giudizio andrà espresso, in particolare, alla luce di una valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti, in considerazione del contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare e alla formazione del patrimonio comune, nonché di quello personale di ciascuno degli ex coniugi, in relazione alla durata del patrimonio e all’età dell’avente diritto. Il principio secondo il quale, sciolto il vincolo coniugale, ciascun ex coniuge deve provvedere al proprio mantenimento è quindi derogato nell’ipotesi di non autosufficienza di uno degli ex coniugi e anche nel caso in cui il matrimonio sia stato causa di uno spostamento patrimoniale dall’uno all’altro coniuge, ex post divenuto ingiustificato, che deve perciò essere corretto attraverso l’attribuzione di un assegno, in funzione compensativo-perequativa, adeguato a compensare il coniuge economicamente più debole del sacrificio sopportato per aver rinunciato a realistiche occasioni professionali-reddituali.


in materia di famiglia:

- Cass. SSUU 22.3.23 n. 8268 (Guida al diritto 13/2023, 66): L’azione di disconoscimento della paternità è pregiudiziale a quella per l’accertamento, che va sospesa. Il rispetto dei principi di tutela della vita privata e di una ragionevole durata del processo si traduce nella possibilità di evitare o ridurre il rischio che sia eccessivamente onerosa - e in violazione del diritto fondamentale alla certezza del proprio status di figlio - la durata dei due separati processi. Per ora l’affermata pregiudizialità e la sospensione dell’azione di riconoscimento della paternità mitiga tale rischio. Se si esclude, sia la cumulabilità delle due azioni contemporaneamente pendenti, sia la possibilità di sospendere quella per il riconoscimento, in attesa che sia decisa quella pregiudiziale di disconoscimento, si determina la declaratoria di inammissibilità della seconda domanda giudiziale e si impone che essa venga riproposta ex novo dalla parte attrice.


in materia fiscale (contraddittorio nell’accertamento tributario):

- Corte cost. 20.3.23 n. 47 (Guida al diritto 13/2023, 64-65): Non è incostituzionale la norma (art. 12, comma 7, L 212/2000) che limita l’obbligo del contraddittorio preventivo alle sole ipotesi di verifica con accesso e non a tutte le modalità di accertamento in rettifica anche se effettuate “a tavolino”. Tuttavia il legislatore dovrà estendere questa tutela anche alle ipotesi non previste. [La Consulta dichiara inammissibile la questione sollevata dalla Ctr Toscana in quanto il superamento dei dubbi di legittimità costituzionale esige l’intervento del legislatore, che la Corte sollecita al fine di colmare le lacune esistenti e portare coerenza della partecipazione del contribuente ai procedimenti tributari. Il giudice remittente aveva rilevato che mentre per i “tributi armonizzati” l’obbligo del contraddittorio deriverebbe dal diritto europeo, per i tributi non armonizzati (Ires e Irap) sarebbe previsto soltanto in caso di verifiche svolte presso gli uffici del contribuente, non invece per i controlli “a tavolino”, per i quali l’Agenzia delle entrate si limita ad acquisire la documentazione contabile del contribuente senza obbligo di instaurare un contraddittorio endoprocedimentale, ossia un confronto preventivo atto a garantire sia una buona amministrazione, sia il diritto di difesa del contribuente, facendo emergere da subito elementi idonei a contestare i presupposti dell’accertamento fiscale. La Corte costituzionale dal canto suo ha evidenziato le diverse norme che regolano la formazione del provvedimento tributario, notando come nel corso del tempo, pur in mancanza di un obbligo generale, si sia assistito a progressive aperture che in sempre più numerose ipotesi hanno reso obbligatorio il contraddittorio endoprocedimentale (redditometro, studi di settore, controlli automatizzati e formali, accertamenti antielusivi, invito a comparire, ecc.)]



c.s.


 

- In una società in cui ogni desiderio è un diritto, la moltiplicazione dei diritti porta all'estinzione del Diritto (Giovanni Sartori, politologo)

- La società dei diritti non è un sogno, è un brutto sogno. Abbasso la società dei diritti, viva la società delle persone, alias umanesimo (Luca Doninelli)

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