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Guida al diritto (30/2023)

Carmine Spadavecchia • ago 11, 2023

sul c.d. decreto lavoro:

DL 4.5.2023 n. 48 - L 3.7.2023 n. 85, Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro. 

- testo del decreto convertito in legge (Guida al diritto 30/2023, 22-50) sotto il titolo: Il Dl “lavoro” è legge, dall’assegno di inclusione agli iter semplificati per le assunzioni 

- guida alla lettura, a cura di Laura Biarella (Guida al diritto 30/2023, 51-60) con la mappa delle principali novità [assegno di inclusione, beneficiari e controlli; offerte di lavoro; salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; lavoro occasionale; ecc.]

- commenti:

- Francesco Maria Ciampi, Un necessario intervento d’urgenza carente in termini di sistematicità (Guida al diritto 30/2023, 61-66)


in tema di accesso:

- TAR Cagliari 2^, 29.5.23 n. 370, pres. Lensi, est. Serra (Guida al diritto 30/2023, 72): La legittimazione all’accesso postula la titolarità di un interesse diretto, concreto e attuale, riferibile alla persona dell’istante-ricorrente, la cui cura esige la conoscenza dei documenti richiesti. Non ha titolo all’accesso che si fa portatore di un interesse generale, eventualmente presidiato da norme penali che non contemplano la posizione del generico denunciante, e la cui protezione spetta all’Autorità giudiziaria la quale, nell’esercizio delle proprie prerogative, ben potrà conoscere gli atti in questione. (Nella specie il TAR ha negato l’accesso a chi vantava la mera posizione giuridica di “esponente” – cioè autore di un esposto – alla Procura della Repubblica, sulla cui base era stato avviato un procedimento penale in una fattispecie che non presentava alcuna interferenza con la sua sfera giuridica)


in tema di gratuito patrocinio

- Cass. SSUU 17.7.23 n. 20501 (Guida al diritto 30/2023, 69): Stante la forte analogia rispetto a quanto statuito in tema di liquidazione dei compensi, va ribadita la giurisdizione del giudice ordinario anche nel caso in cui ad essere impugnato non sia un provvedimento di liquidazione dei compensi, ma il provvedimento a monte che abbia negato o concesso l’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, rinvenendosi le medesime ragioni che sorreggono la soluzione raggiunta per il primo. (Durante un giudizio il ricorrente aveva presentato alla Commissione competente presso il TAR istanza di ammissione al beneficio, che era stata respinta. Reiterata la richiesta, il TAR l’aveva dichiarata inammissibile. Lo straniero aveva presentato opposizione al Tribunale che aveva dichiarato il proprio difetto di giurisdizione, ritenendo che dovesse pronunciarsi lo stesso giudice che aveva emesso il provvedimento opposto. Riassunto il giudizio davanti al TAR quest’ultimo aveva sollevato conflitto negativo di giurisdizione. La SC ha escluso che si sia al cospetto di un provvedimento di carattere giurisdizionale, destinato a rimanere, in sede di impugnazione, nell’alveo dello stesso plesso giurisdizionale cui appartiene l’organo che lo ha emesso; ai fini della giurisdizione, deve guardarsi alla consistenza della situazione giuridica dedotta in giudizio, che nella fattispecie non può che deporre per la giurisdizione dell’AGO)

- Cons. Stato III 13.6.23 n. 6837, pres. Greco, est. Fedullo (decr. coll.) (Guida al diritto 30/2023, 72): Il “magistrato competente per il giudizio”, ai sensi dell’art. 126 comma 3 DPR 115/2002, anche con riferimento al giudizio cautelare di appello, non può che identificarsi col giudice di primo grado, dinanzi al quale pende il giudizio di merito, tale dovendo necessariamente intendersi il giudizio e non essendo comunque contemplata dal legislatore un’ammissione, provvisoria o definitiva, al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, i cui effetti siano circoscritti al giudizio cautelare.


in tema di vaccinazioni (obbligo vaccinale):

- Corte giust. Ue 2^, 13.7.23, causa C-765/21, questione pregiudiziale sollevata dal Tribunale di Padova (Guida al diritto 30/2023, 103 solo massima): Il giudice nazionale, nel sottoporre una questione pregiudiziale con la quale mette in discussione la validità delle autorizzazioni all’immissione in commercio condizionate di un vaccino e dubita della validità di tali autorizzazioni in rapporto all’obbligo vaccinale contro la pandemia da Covid-19, deve fornire tutti gli elementi necessari previsti dall’art. 94 del regolamento di procedura della Corte. In caso contrario il ricorso va dichiarato irricevibile. Anche con riguardo alle questioni collegate alla libera circolazione, l’autorità nazionale è tenuta a indicare l’elemento di transnazionalità che viene in rilievo. Resta fermo il diritto degli Stati membri di determinare la propria politica sanitaria, anche nei casi in cui l’autorizzazione all’immissione in commercio si basi su un regolamento Ue. (Nella specie, il giudizio a quo riguardava la sospensione dal lavoro di una dipendente che si era rifiutata di adempiere agli obblighi vaccinali. L’art. 94 del regolamento di procedura della Corte richiede che la decisione di rinvio pregiudiziale illustri i motivi che hanno indotto il giudice di rinvio a interrogarsi sull’interpretazione o sulla validità di determinate disposizioni del diritto dell’Unione, nonché il collegamento tra dette disposizioni e la normativa nazionale applicabile alla controversia di cui al procedimento principale)

- (commento di) Marina Castellaneta, Obbligo vaccinale per i sanitari, la Corte Ue non si esprime sulla sospensione dal lavoro (Guida al diritto 30/2023, 103-106) 


in tema di divisione ereditaria:

- Cass. 2^, 4.7.23 n. 18823 (Guida al diritto 30/2023, 82 s.m., annotata da Mario Piselli): In tema di divisione ereditaria, l’istituto della collazione, che, in presenza di donazioni (dirette o indirette) fatte in vita dal de cujus e salva apposita dispensa di quest’ultimo, impone il conferimento del bene che ne è oggetto in natura o per imputazione, ha la finalità di assicurare l’equilibrio e la parità di trattamento tra i vari condividenti nella formazione della massa ereditaria, così da non alterare il rapporto di valore tra le varie quote determinate attraverso la sommatoria del relictum e del donatum al momento dell’apertura della successione, sicché il relativo obbligo sorge automaticamente in seguito ad essa, senza necessità di proporre espressa domanda da parte del condividente, essendo a tal fine sufficiente che sia chiesta la divisine del patrimonio relitto e che sia menzionata, in esso, l’esistenza di determinati beni quali oggetto di pregressa donazione. Tuttavia, in caso di donazione indiretta, è pregiudiziale all’obbligo di collazione la proposizione della domanda di accertamento dell’esistenza della stessa.

- Cass. 2^, 4.7.23 n. 18823 (Guida al diritto 30/2023, 82-83 s.m., annotata da Mario Piselli): Al fine di ravvisare presuntivamente la sussistenza di plurime donazioni di somme di denaro fatte dalla madre alla figlia convivente, soggette all’obbligo di collazione ereditaria e alla riduzione a tutela della quota di riserva degli altri legittimari, tratte dalla differenza tra i redditi percepiti dalla de cuius durante il periodo di convivenza e le spese ritenute adeguate alle condizioni di vita della stessa, occorre considerare altresì in che misura tali elargizioni potessero essere giustificate dall’adempimento di obbligazioni nascenti dalla coabitazione e dal legame parentale, e dunque accertare che ogni dazione fosse stata posta in essere esclusivamente per spirito di liberalità.


sul contratto di parcheggio:

- Cass. 2^, 27.6.23 n. 18277 (Guida al diritto 30/2023, 69-70): Il contratto atipico di parcheggio a pagamento va ricondotto nello schema tipico del deposito, con conseguente obbligazione di custodia del mezzo in capo al gestore. Anche in presenza di clausole di esonero da responsabilità del gestore, questi è tenuto a utilizzare per ogni tipologia di attività lavorativa esercitata una diligenza specifica, che nel caso di specie si traduce appunto in una obbligazione di custodia del mezzo. (Il proprietario di un’autovettura, rubata in un parcheggio a pagamento presso l’aeroporto, aveva citato in giudizio la società di gestione del parcheggio chiedendo il risarcimento del danno derivante dal furto della macchina di notevole valore. I giudici di merito avevano respinto la domanda ritenendo che il contratto di parcheggio a pagamento si configurasse come contratto senza obblighi di custodia da parte del gestore, esente da responsabilità per lo smarrimento. La SC ha ribaltato il verdetto)


in tema di equa riparazione (legge Pinto):

- Corte cost. 13.7.23 n. 142, pres. Sciarra, red. Zanon (Guida al diritto 30/2023, 74 T): L'art. 2, comma 1, L 24.3.2001 n. 89 (Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell'articolo 375 del codice di procedura civile) è incostituzionale nella parte in cui prevede l'inammissibilità della domanda di equa riparazione nel caso di mancato esperimento del rimedio preventivo di cui all'art. 1-ter, comma 6, della medesima legge (rimedio preventivo consistente - nei giudizi davanti alla Corte di cassazione - nel deposito, a pena d'inammissibilità, di un'istanza di accelerazione nei termini prescritti)

- (commento di) Eugenio Sacchettini, Un istituto non toccato dalla Cartabia che ha avuto una scarsa applicazione (Guida al diritto 30/2023, 78-81)


in tema di intercettazioni:

- Cass. pen. 1^, 1.3-16.5.23 n. 20859 (Guida al diritto 30/2023, 91 T): Nel caso di utilizzo a fini investigativi del cosiddetto Gps [global positioning system], se lo stesso viene collocato nel territorio italiano su veicolo o altra cosa che successivamente si sposta all’estero, l’utilizzazione dei risultati del tracciamento degli spostamenti avvenuti all’estero non necessita di rogatoria internazionale (nella specie, l’apparecchio era stato allocato su un natante di cui erano stati ricostruiti anche gli spostamenti avvenuti fuori dalle acque nazionali).

- (commento di) Alberto Cisterna, Acquisizione del materiale probatorio legittimo anche senza atto giudiziario 

(Guida al diritto 30/2023,95-98) 


in tema di processo penale (portale del processo penale):

- Giuseppe Belcastro*, Deposito telematico, tanti rischi ma è un’occasione da non perdere (Guida al diritto 30/2023, 10-12, editoriale). Il portale del processo penale telematico: natura e funzione [vicepresidente della Camera Penale di Roma e responsabile dell’Osservatorio informazione giudiziaria dell’Unione delle Camere Penali Italiane] 

- DM 18.7.2023 [GU 18.7.23 n. 166], Integrazione al decreto 4 luglio 2023, recante: «Portale deposito atti penali» - Avvio fase di sperimentazione

- Circolare 25.7.2023 n. 5299.E del Ministero della giustizia – Dipartimento degli affari di giustizia. Oggetto: D.M. 18 luglio 2023. Modalità deposito atti nel processo penale

- testo del decreto (Guida al diritto 30/2023, 13) sotto il titolo: “Atti processo penale, rinviato a fine anno l’obbligo «esclusivo» della consegna on line”

- testo della circolare interpretativa (Guida al diritto 30/2023, 14) sotto il titolo: “Via Arenula rilancia lo strumento della Pec”

- commenti:

- Carmelo Minnella, Si apre la fase sperimentale per il Pdp: «doppio binario» per tutto il 2023 (Guida al diritto 30/2023, 15-21) 


 

c.s.


 

In politica e in medicina chi promette troppo non può essere altro che un ciarlatano (Karl Popper, "La società aperta e i suoi nemici")



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