Giornale di diritto amministrativo (5/2025)

Carmine Spadavecchia • 12 dicembre 2025

in tema di giustizia:

- Sabino Cassese, La crisi della giustizia (Giornale dir. amm. 5/2025, 541-542, editoriale) 


sul DRR (
Dispositivo per la Ripresa e Resilienza):

- Federico Fabbrini, Il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza come nuovo metodo di governance dell’Unione europea (Giornale dir. amm. 5/2025, 543-555). L’articolo analizza l’innovativo metodo di governance introdotto nell’Unione europea (UE) dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (DRR), l’architrave del Fondo per la Ripresa Next Generation EU, e la sua crescente diffusione in una pluralità di politiche dell’UE. Dal 2021 il modello del DRR è stato replicato dall’UE in molti altri contesti, tra cui RePowerEU, il Fondo Sociale per il Clima, lo Strumento di Assistenza Macrofinanziaria per l’Ucraina 2023, lo Strumento per l’Ucraina e persino il nuovo Patto di Stabilità e Crescita.


sulla formazione dei dipendenti pubblici:

- Sauro Angeletti, La formazione del personale della PA: nuove responsabilità, misurazione e valutazione (Giornale dir. amm. 5/2025, 556-565) 


in tema di trasparenza e anticorruzione:

- Miriam Giorgio, Il whistleblowing nella pubblica amministrazione (Giornale dir. amm. 5/2025, 566-586)


sulle concessioni autostradali:

L 16.12.2024 n. 193 [GU 17.12.24 n. 295, in vigore dal 18 dicembre 2024], Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 

DL 21.5.2025 n. 73 - L 18.7.2025 n. 105, Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l'ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l'attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all'Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti.

Commenti di:

- Marco Macchia e Pasquale Della Gatta, Il riordino delle concessioni autostradali (Giornale dir. amm. 5/2025, 603-620) 


sul contributo obbligatorio ANAC:

- Ad. Plen., 9.6.25 n. 6, pres. Maruotti, est. Lopilato (Giornale dir. amm. 5/2025, 621 solo massima): Il contributo obbligatorio, che gli operatori economici partecipanti alla procedura di gara devono versare ai fini del finanziamento dell’Autorità nazionale anticorruzione, costituisce non già un requisito di partecipazione bensì una condizione estrinseca rispetto alla procedura di gara. Sicché, fin quando non risulti versato detto pagamento, è vietato esaminare l’offerta dell’operatore economico. E qualora il pagamento non risulti versato neanche a seguito del soccorso istruttorio, la stazione appaltante deve dichiarare l’offerta inammissibile. 

- (commento di) Edoardo Giardino, Il contributo obbligatorio per il finanziamento dell’ANAC (Giornale dir. amm. 5/2025, 621-629)


sull’interdittiva antimafia (sindacato giurisdizionale):

- CGA Sicilia, 9.6.25 n. 448, pres. De Francisco, est. Caleca (Giornale dir. amm. 5/2025, 630 s.m.): In tema di documentazione antimafia, la tutela giurisdizionale piena ed effettiva richiede un sindacato del giudice amministrativo completo e penetrante, che può estendersi sino al controllo dell’analisi dei fatti posti a fondamento del provvedimento, al fine di verificare se il potere discrezionale attribuito all’autorità amministrativa sia stato correttamente esercitato o presenti elementi di irragionevolezza o di erronea assunzione dei fatti storici. Gli “indizi” che vengono valutati dal prefetto in sede di informazione antimafia sono concettualmente gli stessi su cui è chiamato a pronunziarsi il giudice della prevenzione cautelare penale nella fase di adozione del sequestro cautelare di prevenzione, richiedendosi il raggiungimento non di un livello di certezza “al di là di ogni ragionevole dubbio”, bensì di un quadro indiziario che renda la prospettazione accusatoria “più probabile che non”. 

- (commento di) Riccardo Ursi, Il sindacato giurisdizionale sulle interdittive antimafia: una questione aperta (Giornale dir. amm. 5/2025, 630-637) 


in materia di università:

- Claudia Ciccodicola, Il congedo retribuito per dottorato (Giornale dir. amm. 5/2025, 587-593) 

- Monica Cocconi, L’autonomia delle università statunitensi sotto la Presidenza Trump (Giornale dir. amm. 5/2025, 594-601) 

- Ad. Plen., 23.1.25 n. 1, pres. Maruotti, est. Santoleri (Giornale dir. amm. 5/2025, 638 s.m.): Ai fini del conferimento del titolo accademico di “professore emerito” rileva esclusivamente l’attività prestata come professore ordinario per almeno venti anni e non anche il periodo di servizio svolto come professore associato. 

- (commento di) Giulia Taraborrelli, Il conferimento del titolo di professore emerito (Giornale dir. amm. 5/2025, 637-646)

- Cons. Stato VII, 23.9.24 n. 7714, pres. Contessa, est. Castorina (Giornale dir. amm. 5/2025, 647 s.m.): Ai fini dell’operatività della ratio sottesa alla lett. b) del comma 1 dell’art. 18 L 240/2010, non rileva la circostanza che il professore legato con vincolo di parentela al candidato non abbia assunto decisioni (o non abbia partecipato a deliberazioni all’interno di organi collegiali) relative alla selezione di cui è causa, in quanto ciò che rileva nell’ottica dell’incompatibilità prevista dalla norma è l’astratta possibilità di condizionamento della procedura (idonea a sorreggere la valutazione presuntiva effettuata, in via assoluta, dalla legge), la quale può derivare anche dall’esistenza di mere occasioni di collaborazione ravvicinata tra i membri del dipartimento (o delle relative “strutture”) ed i membri delle commissioni deputate alla valutazione tecnica dei candidati nell’ambito delle procedure di selezione. 

- (commento di) Sveva Del Gatto, Il divieto di partecipare a procedure concorsuali in presenza di parentela (Giornale dir. amm. 5/2025, 647-649) 

- TAR Roma 3^-ter, 23.6.25 n. 12243, pres. Cavallo, rel. Monica (Giornale dir. amm. 5/2025, 650 s.m.): Nel procedimento di accreditamento iniziale di nuove università non statali, l’ANVUR esercita una discrezionalità tecnica fondata su indicatori definiti ai sensi di legge. Il parere dell’Agenzia vincola il Ministero dell’università e della ricerca, che può solo chiederne il riesame, ma la decisione finale, nella sostanza, è riservata all’ANVUR. 

- (commento di) Giulio Vesperini, L’istituzione di università non statali (Giornale dir. amm. 5/2025, 650-658) 


in tema di energia (impianti fonti rinnovabili, FER):

- TAR Roma 3^, 13.5.25 n. 9155, pres. Biffaro, est. Stanizzi (Giornale dir. amm. 5/2025, 659 s.m.): Annulla l’art. 7, commi 2 e 3, DM 21.6.2024 nei termini esposti in motivazione, con obbligo, per le amministrazioni ministeriali resistenti, di rieditare i criteri per la individuazione delle aree idonee e non idonee alla installazione di impianti a fonti rinnovabili, nonché di dare attuazione al disposto di cui all’art. 5, comma 1, lett. a), n. 1, L 22.4.2021 n. 53. 

- (commento di) Giovanni Mulazzani, Il giudice amministrativo, le energie rinnovabili e le aree idonee (Giornale dir. amm. 5/2025, 659-670) 


sulla Bussola europea per la competitività:

Comunicazione della Commissione 29 gennaio 2025, COM (2025) 30 final, A Competitiveness Compass for the EU

- (commento di) Maria Bianca Armiento, La Competitiveness Compass e il futuro dell’industria europea (Giornale dir. amm. 5/2025, 671-680). Il 29 gennaio 2025 la Commissione europea ha pubblicato la Bussola per la competitività per l’industria europea, che, muovendo dai contenuti dei Rapporti “Draghi” e “Letta”, rappresenta il Piano di lavoro della Commissione europea per i prossimi anni. La Competitiveness Compassindividua tre pilastri per favorire la competitività (innovazione, decarbonizzazione dell’economia e difesa) e cinque leve (tra cui la semplificazione) a supporto di quest’ultima. L’impatto della “Bussola” sulla politica della concorrenza e sulla regolazione economica.


 


c.s.


 


Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l'unica possibile, prendila come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere (Karl Popper)