Urbanistica e appalti (1/2025)
in tema di
contratti pubblici (“Correttivo” al codice):
- Luca Perfetti, Sul “Correttivo” al Codice dei contratti pubblici. Ovvero sulle tensioni tra politica e tecnica, tra potere e contratto (Urban. e appalti 1/2025, 5-20) Il parere 2.12.2024 del Consiglio di Stato e la stesura definitiva del Correttivo, che riassegna spazi di supremazia. al potere e alle determinazioni unilaterali.
in tema di
autotutela:
- Lucia Antonella Buongiorno, La convalida del provvedimento amministrativo illegittimo: una finestra aperta sul rapporto tra privato e P.A. (Urban. e appalti 1/2025, 21-32)
sul
risarcimento del danno (da illegittima aggiudicazione):
- CGA. Sicilia 29.7.24 n. 598, pres. De Francisco, est. Chiné (Urban. e appalti 1/2025, 91 T): 1. Nelle ipotesi in cui il provvedimento giurisdizionale di annullamento dell’aggiudicazione di una gara d’appalto sia riformato in appello e il contratto sia ormai stato eseguito in conseguenza dell’esecuzione della sentenza di primo grado, la causazione del danno subito dal soggetto che risulti legittimo aggiudicatario all’esito di tale giudizio non può essere ascritta alla PA, che non avrebbe potuto sottrarsi dal dare provvisoriamente esecuzione a detta sentenza, in assenza di un provvedimento cautelare che ne avesse sospeso l’esecutività ex lege. 2. La rinuncia alla domanda cautelare può valutarsi negativamente ai sensi dell’art. 1227 c.c., quale condotta colposa del creditore che abbia contribuito alla causazione del danno. 3. L’ordinamento contempla gli strumenti sulla restituzione dell’indebito, ex art. 2033 c.c., e sull’arricchimento senza causa, ex art. 2041 c.c., da ritenersi azionabili per il caso in cui un’impresa, sulla base di un affidamento contrattuale, all’epoca dell’esecuzione pienamente efficace, abbia eseguito il contratto, percependo il relativo corrispettivo, quando si accerti, all’esito di uno specifico contenzioso giurisdizionale, che l’affidamento sarebbe invece spettato ad altra impresa, la quale, pertanto, risulti essere l’unica legittimata a stipulare il contratto e a eseguire il lavoro o il servizio, nonché a percepirne i relativi vantaggi economici. 4. L’art. 30, comma 1, c.p.a., che fa riferimento all’azione di condanna genericamente intesa, ricomprende non solo l’azione tipicamente risarcitoria, ma anche le domande dirette al riequilibrio dello spostamento patrimoniale a seguito di un’aggiudicazione illegittima, tra cui quelle al pagamento di un indennizzo avente a oggetto l’attribuzione dell’utile di impresa da parte dell’esecutore materiale del contratto all’avente diritto pretermesso, sussistendo pertanto la giurisdizione del GA su tali domande, devolute per legge alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in ossequio all’art. 103 Cost., in quanto riguardanti controversie relative a procedure di affidamento di pubblici lavori, servizi, forniture, ex art. 133, comma 1, lett. e), n. 1, c.p.a.
- (commento di) Massimiliano Mangano, Il C.G.A.R.S. a tutto campo su azioni risarcitorie, ripetizione di indebito e arricchimento senza causa, e relativa giurisdizione, nei pubblici appalti (Urban. e appalti 1/2025, 96-110)
in tema di
concessioni (ius superveniens):
- Cons. Stato IV, 30.7.24, n. 6848, pres. Mastrandrea, est. Santise (Urban. e appalti 1/2025, 81 T): Trova applicazione la normativa regionale sopravvenuta che dispone la sospensione del procedimento di rilascio dell’autorizzazione ambientale oggetto del contratto di concessione in corso di esecuzione, in applicazione del principio tempus regit actum. È altresì legittima la sospensione dello stesso contratto di concessione, alla luce della medesima novella legislativa. (Il Consiglio di Stato si esprime sulla successione delle leggi nel tempo sia con riferimento al procedimento amministrativo in corso che all’esecuzione del contratto di durata).
- (commento di) Sara Vitali, Il diritto sopravvenuto nel corso del procedimento amministrativo e dei contratti di durata (Urban. e appalti 1/2025, 84-90). Il contributo analizza la statuizione del Collegio anche con riferimento all’interesse del soggetto privato che si veda interrompere un’attività pianificata sulla base di precedenti atti e comportamenti dell’Amministrazione.
in materia edilizia (confisca e diritto di ipoteca):
- Corte cost. 3.10.24 n. 160, pres. Barbera, red. Navarretta (Urban. e appalti 1/2025, 33 T): Sono in costituzionali, per violazione degli artt. 3, 24 e 42 Cost., l’art. 7, comma 3, Legge 47/1985 e l’art. 31, comma 3, DPR 380/2001, nella parte in cui non fanno salvo il diritto di ipoteca iscritto a favore del creditore, non responsabile dell’abuso edilizio, in data anteriore alla trascrizione nei registri immobiliari dell’atto di accertamento dell’inottemperanza alla ingiunzione a demolire.
- (commento di) Luca R. Perfetti, Diritto vivente e ideologie giuridiche. Ragioni di un dibattito su Corte cost. 3 ottobre 2024, n. 160 (Urban. e appalti 1/2025, 39-41)
- (commento di) Marina Roma, Confisca edilizia e diritto di ipoteca (Urban. e appalti 1/2025, 41-46)
- (commento di) Alfonso Vuolo, La prima pronuncia di accoglimento della Corte costituzionale avente ad oggetto disposizioni del testo unico in materia edilizia (Urban. e appalti 1/2025, 47-52)
- (commento di) Wladimiro Gasparri, Confisca edilizia e creditore ipotecario: la “necessaria concordanza pratica” (Urban. e appalti 1/2025, 52-64)
- (commento di) Letterio Buta, Diritto di sequela sul patrimonio del Comune (Urban. e appalti 1/2025, 64-70). La sentenza della Corte nella prospettiva civilistica.
in materia edilizia (condono):
- CGA Sicilia, Sez. giur., 20.9.24 n. 715, pres. de Francisco, est.. La Ganga (Urban. e appalti 1/2025, 71 T): Nell’ordinamento siciliano, l’emanazione del provvedimento di condono edilizio è di esclusiva competenza del Comune. L’omessa acquisizione del parere della Soprintendenza ex art. 32 L 47/1985, in quanto atto endoprocedimentale avente carattere vincolante, determina l’illegittimità del titolo edilizio eventualmente rilasciato, ma non la sua inefficacia; in tale evenienza, l’autorità di tutela del paesaggio prevista dalla disciplina regionale siciliana può soltanto sollecitare l’ente locale a intervenire in autotutela al ricorrere dei relativi presupposti, essendole di contro precluso l’esercizio diretto di poteri di autotutela esecutiva o di poteri repressivi autonomi in contrasto col titolo edilizio già rilasciato, sebbene illegittimo.
- (commento di) Francesca D’Angelo, Il provvedimento di condono edilizio emesso in difetto o in contrasto con il parere di compatibilità paesaggistica: regime e rimedi (Urban. e appalti 1/2025, 75-80)
in materia edilizia (abuso edilizio semplice e lottizzazione abusiva]:
- Cass. pen. 3^, 4.12.24 n. 44346 (Urban. e appalti 1/2025, 111-2): Al fine di distinguere tra semplice abuso edilizio e lottizzazione abusiva, va qualificata come lottizzazione quell’insieme di opere o di atti giuridici che comportano una trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni a scopo edificatorio intesa quale conferimento all’area di un diverso assetto territoriale, attraverso impianti di interesse privato e di interesse collettivo, tali da creare una nuova maglia di tessuto urbano.
in materia edilizia (pergolato):
- Cass. pen. 3^, 19.11.24 n. 42371 (Urban. e appalti 1/2025, 112-3): In materia edilizia, si intende per “pergolato” una struttura aperta sia nei lati esterni che nella parte superiore, realizzata con materiali leggeri, senza fondazioni, di modeste dimensioni e di facile rimozione, la cui finalità è quella di creare ombra mediante piante rampicanti o teli cui offrono sostegno. (Non può definirsi pergolato una struttura composta da quattro colonne bullonata al suolo su base cementizia)
in materia edilizia (pergotenda):
- Cass. pen. 3^, 28 ottobre 2024 n. 39596 (Urban. e appalti 1/2025, 113-4): La struttura con cui si crea ex novo uno spazio chiuso stabilmente asservito ad un’attività commerciale preesistente e al fine di soddisfare le esigenze non temporanee dell’impresa, non può definirsi “pergotenda”, non essendo la struttura funzionale (solo) a una migliore vivibilità degli spazi esterni di un’unità già esistente, tipo terrazzi e/o giardini. Ne discende che per l’installazione della stessa è necessario il permesso di costruire.
c.s.
Imparare senza pensare è fatica perduta; pensare senza imparare è pericoloso (Confucio)